Shevchenko si ritirerà dal calcio dopo Euro 2012

Andriy Shevchenko, il piu' famoso calciatore ucraino, ha annunciato che appendera' gli scarpini al chiodo dopo Euro 2012. ''E' una decisione definitiva che non sara' riconsiderata'', ha detto Sheva, 34 anni, al quotidiano ucraino Sport-Express. Shevchenko - capitano della Nazionale e insignito della massima onorificenza della ex Repubblica sovietica, il titolo di Eroe dell'Ucraina - ha giocato, oltre che a Milano, per Chelsea e Dynamo Kiev.
Nel 2004 ha vinto il Pallone d'oro.

Fiume Dnipro a Kiev

Fiume Dnipro a Kiev è un fiume lungo 2.290 km (il quarto in Europa dopo il Volga, il Danubio e l'Ural) con una portata media alla foce di 1.670 m³/s. Il suo bacino idrografico comprende un'area di 516.000 km² ed è il terzo in Europa per ampiezza, dopo il Volga e il Danubio.

Il Dnepr nasce dall'altopiano del Valdaj (Russia occidentale), poi entra in Bielorussia e per 115 km fa confine naturale fra Bielorussia e Ucraina. Attraversa infine l'Ucraina, di cui bagna la capitale Kiev. In tutti e tre i paesi mantiene essenzialmente lo stesso nome anche se con pronunce diverse.

Approssimativamente gli ultimi 800 km del fiume sono una catena di bacini artificiali quasi uno dietro l'altro. Questi bacini sono: il bacino di Kiev , il bacino di Kaniv , il bacino di Kremenčuk , il bacino di Dniprodzeržyns'k , il bacino di Zaporižžja e il bacino di Kachov .

Le dighe che formano questi bacini sono utilizzate per generare energia idroelettrica, che corrisponde al 10% circa dell'elettricità prodotta dall'Ucraina.

Il Dnepr sfocia nel Mar Nero con un lungo estuario, non lontano dalla città di Odessa, a occidente della Crimea.

La religione in Ucraina

In Ucraina la religione prevalente è quella cristiana e la maggioranza della popolazione del paese è cristiana ortodossa. Tuttavia, gli ortodossi sono divisi in tre giurisdizioni: la Chiesa autonoma ucraina-Patrircato di Mosca, la Chiesa Autocefala ortodossa d'Ucraina e il Patriarcato di Kiev; queste due ultime chiese non sono riconosciute dalle chiese ortodosse canoniche. I cattolici fanno capo alla Chiesa greco-cattolica ucraina (che comprende anche eparchie al di fuori dell'Ucraina) ed alla Chiesa cattolica ucraina (latina). Tutti i battezzati cattolici in Ucraina rappresentano il 7,43% della popolazione, secondo statistiche cattoliche. L'Ucraina è il Paese dell'Europa dell'est in cui i contrasti tra ortodossi e cattolici, dopo la caduta del comunismo, hanno portato alle maggiori tensioni. Protestante è il 2.19% della popolazione

Albanesi in Ucraina - Albanian in Ukraine



Grazie ai nuovi modi di comunicazione si stanno trovando gruppi etinici albanesi che si trovano in altri paesi europei e che nonostante siano passati secoli , loro conservano ancora la lingua albanese ed il folklore.E il caso degli albanesi in Ukraina , insediatosi qui al sud dell'Ukraina , nel villaggio di Karakurti.Infatti durante l'invasione ottomana molti abitanti dei Balcani lasciarono le proprie terre per spostarsi verso l'Europa occidentale o verso il Nord dei Balcani.
La storia di un gruppo che oggi vive in Ucraina inizia nel 1500 , dove un gruppo di abitanti di Korcia , nel sud Est Albania, si spostarono in Bulgaria dove rimasero come gruppo etnico per ben 300 anni ma questo gruppo si dovette spostare nuovamente ,probabilmente anche questa volta per fuggire agli ottomani e si stabilirono in ucraina ,nel villaggio di Karakurt (oggi chiamata Giovtnjovoje), Devneskoje (Taz), Georgjevka (Tyshki), e Gamovra (Giandran) , ma il villaggio principale è Karakurti.


.Questo gruppo di etnia albanese che oggi vive in Ucraina da 200 anni conserva oggi ancora la lingua albanese ed incredibilmente anche il folklore e le famosissime danze albanesi.Sono un gruppo di circa 5000 persone e sono principalmente contadini.

Qui le donne fanno ancora il tappetto fatto con il telaio (il qilim). Loro hanno nel tempo usato la lingua albanese in questi 5 secoli tramandandolo figlio in filgio. Loro hanno una grande quantità di immagini storiche che conservano, hanno i loro vestiti tradizionali che conservano da 200 anni , da quando si insediarono in questo villaggio dell'Ucraina. Questi abitanti hanno bisogno di libri e di insegnanti di lingua albanese che possa insegnare precisamente la lingua albanese, in quanto con gli anni ha subito variazioni e ovviamente negli anni molte parole loro non le usano più.
Una bella storia Shqiptare


fonte http://turismoinalbania.blogspot.com

Meteo in Ucraina

In Ucraina il clima è di tipo temperato continentale nell'interno e mediterraneo nella costa meridionale della Crimea: lungo il Mar Nero l'inverno è relativamente mite mentre nelle zone interne le temperature di gennaio sono molto più basse, con punte al di sotto dei -20 °C. Le precipitazioni annuali variano notevolmente da zona a zona: mentre in Ucraina occidentale cadono 1.200 mm di pioggia l'anno, in Crimea questo valore si riduce ad appena 400 mm. La temperatura media di gennaio a Kiev è di -6 °C.

Il Parlamento ucraino - Verkhovna Rada

Il Parlamento ucraino, la Verchovna Rada è mono-camerale e conta 450 seggi. È il primo responsabile della formazione dell'esecutivo e del Consiglio dei ministri al cui capo sta il Primo Ministro.

Le leggi, gli atti parlamentari e governativi, i decreti presidenziali e gli atti del Parlamento di Crimea possono essere abrogati dalla Corte Costituzionale, se violano la Costituzione. La Corte Suprema è il maggior organo del sistema giudiziario. Ufficialmente sono garantite forme di decentramento amministrativo e governo locale. I consigli cittadini e locali e i sindaci sono eletti dal popolo e esercitano controllo sul bilancio dell'ente locale cui sono preposti, mentre i capi degli oblast' e dei raion sono cooptati dal Presidente della Repubblica

Kharkov Ucraina

Kharkov è la seconda città più grande dell'Ucraina dopo Kiev.


La Piazza della Libertà, nel centro di Kharkov è la piazza più grande d'Europa, seconda al mondo dopo la piazza Tiananmen in Cina.
Ci sono molte cose da visitare dalle cattedrali ai musei che hanno un loro fascino.

Busk Ucraina

Busk è un piccolo paese con circa 10000 persone. Si tova a 53 km da Lviv, La parola Busk significa "Gru".
Infatti nel simbolo della città c'è anche una cicogna bianca.

Busk ha una lunga e interessante storia. si trovava in una posizione strategica per il commercio.
Nel XV secolo, divenne una fortezza e si costru' un magnifico castello. Questo meraviglioso paese ha 1500 anni di storia


Per molti anni, la terra dove si trova Busk faceva parte di una delle Austria o la Polonia. Questo significa che gran parte del patrimonio culturale e influenze da vedere in cittàci sono segni dell'arte austriaca, polacca.

Costumi tradizionali Ucraina

Ballo ucraino











Chi è Viktor Janukovič ?




Viktor Janukovyč nacque il 9 luglio 1950 nel villaggio di Žukovka, presso Jenakijeve, nell'Oblast di Donec'k, che all'epoca faceva parte della RSS Ucraina (oggi l'Ucraina indipendente). Janukovyč nacque in un quartiere operaio; il padre era un macchinista di etnia bielorussa, che proveniva da Yanuki, nel Voblasc' di Vicebsk . La madre era una bambinaia ucraina, e morì quando Janukovyč aveva appena due anni. Quando egli giunse nell'adolescenza, perse anche il padre, e fu quindi allevato dalla nonna. Janukovyč si considera un ucraino.



Viktor Janukovyč ha ricoperto la carica di Primo Ministro dell'Ucraina per tre volte: dal 2002 al 2004, dal 2004 al 2005 e dal 10 agosto 2006 al 18 dicembre 2007. È anche il leader del Partito delle Regioni, uno dei principali partiti della nazione.

È stato governatore della sua regione natale, l'Oblast di Donec'k, dal 1997 al 2002, ed è stato uno dei candidati alle elezioni presidenziali ucraine del 2004; sconfitto da Viktor Juščenko, è poi in seguito tornato a occupare la carica di Primo Ministro (dal 10 agosto 2006 al 18 settembre 2007).



Per due volte, nel 1968 e nel 1970, Janukovyč fu imprigionato per furto e per ingiurie.

Nel 1972 Janukovyč divenne elettricista in una compagnia di bus locali, e in seguito completò gli studi all'istituto tecnico. Nel 1980 si laureò per corrispondenza all'Istituto Politecnico di Donec'k in ingegneria meccanica. Subito dopo la laurea, Janukovyč fu nominato manager capo di una società di trasporti di Jenakijeve, e entrò nel Partito Comunista dell'Unione Sovietica.

Viktor Janukovyč ha vinto le elezioni presidenziali del 2010, è considerato un politico filo russo.
E stato accusato dagli avversari politici di non conoscere bene la lingua ucraina.

Sconto sul gas all’Ucraina, la strategia imperialista della Russia

Settimana scorsa i presidenti di Russia ed Ucraina, Medvedev e Ianukovich, avevano firmato un accordo che assicura a Kiev uno sconto del 30% sul gas russo. In cambio la flotta militare russa del Mar Nero resterà nel porto ucraino di Sebastopoli, in Crimea, per altri 25 anni. Un accordo che il presidente Ianukovich ha definito “storico” e che vorrebbe segnare la fine della tensione che da diversi anni esiste fra i due paesi.

Il quotidiano sloveno Delo vede in questa trattativa una precisa strategia della Russia per mantenere la sua influenza negli Stati post-sovietici.
“Questo accordo – si legge in un articolo odierno – mostra che tramite le sue ricchezze energetiche la Russia consolida la sua influenza sulla politica delle ex repubbliche sovietiche. Non vi sono dubbi riguardo al fatto che Mosca è pronta a pagare qualsiasi prezzo per la sua politica imperialista nel campo del gas.
L’Unione europea e la Nato si mostrano, in questo ambito, molto meno generose e questo è il motivo principale per cui non hanno successo né in Ucraina, né (parzialmente) in Georgia e nemmeno nel Kirghizistan. E nei territori dove hanno fallito ecco avanzare a grandi falcate il governo di Mosca.”

fonte : http://www.ticinolibero.ch/?p=29151

Russia-Ucraina/ Opposizione: Mozione per cancellare accordo flotta

Prevede estensione per 25 anni affitto base Sebastopoli

Kiev, 26 apr. (Ap-Nuova Europa) - I parlamentari dell'opposizione ucraina hanno presentato una proposta di legge alla Rada, il Parlamento di Kiev, per annullare la decisione di estendere per ulteriori anni l'affitto di una base navale alla Flotta del mar Nero russa.

L'accordo della scorsa settimana tra Mosca e Kiev è stato una prova tangibile della nuova politica estera inaugurata dal presidente Viktor Yanukovich, arrivato alla più alta carica dello stato ucraina dopo aver vinto le elezioni dello scorso febbraio. Yanukovich, da sempre, è considerato il leader ucraino più vicino alle esigenze di Mosca.

Il nuovo presidente, succeduto al filo-occidentale Viktor Yushchenko, ha accordato l'estensione dell'affitto, che scade nel 2017, fino al 2042. In cambio ha ottenuto importanti sconti al prezzo del gas.

Migliaia di ucraini, guidati dall'ex primo ministro Yulia Tymoshenko, sfidante alle presidenziali di Yanukovich, ha manifestato sabato di fronte alla Rada per protestare contro l'accordo, che dovrebbe essere sottoposto a ratifica parlamentare domani.

La proposta di legge di oggi, che impedirebbe la proroga costringendo la flotta russa a lasciare la base di Sebastopoli nel 2017, difficilmente riuscirà a passare in un parlamento in cui Yanukovich ha una robusta maggioranza. Più che altro la sua presentazione pare essere un messaggio al primo ministro Vladimir Putin, che da stasera arriverà a Kiev.

Tymoshenko e altri esponenti dell'opposizione hanno affermato che l'accordo cede il controllo di pezzi del territorio ucraino e hanno fatto appello a tutte le forze d'opposizione a unirsi per resistere contro questo "passo senza precedenti verso il tradimento e la vergogna della nazione".

Russia e Ucraina, accordo globale su gas e flotta

  • Russia e Ucraina hanno concluso oggi un accordo generale, che riporta indietro di cinque anni l’orologio della politica europea: azzerato il conflitto che aveva opposto le autorità “arancioni” di Kiev al Cremlino, i due paesi ritornano a una collaborazione piena.

    La flotta russa del Mar Nero a Sevastopol

    L’accordo toglie di mezzo i due più grossi nodi finora irrisolti – le forniture di gas russo all’Ucraina e la presenza della flotta da guerra russa nella base di Sevastopol, nella Crimea ucraina – legando le due questioni in un unico contratto: Mosca farà un enorme sconto a Kiev sul prezzo del gas (30% in meno) e l’Ucraina lascerà alla Russia l’uso della base di Sevastopol per altri 25 anni dopo la scadenza del contratto d’affitto attualmente in vigore (valido fino al 2017), prolungabili di ulteriori cinque. In pratica, visto che la concessione della base non costa nulla a Kiev, si tratta di un sostanzioso aiuto russo al disastrato vicino (si calcola un totale di almeno 40 miliardi di dollari sull’intero periodo) in cambio di una perdita di sovranità di quest’ultimo. Quanto al gas, infatti, non solo Mosca diminuirà il prezzo concordato solo in gennaio fra il premier russo Vladimir Putin e l’allora sua collega ucraina Yulija Timoshenko, ma eviterà anche di applicare le sanzioni previste nel caso di acquisti inferiori a quanto concordato; in compenso, già qualche settimana fa Yanukovich aveva affermato che anche la Russia verrà coinvolta nel grande progetto di risistemazione della rete di gasdotti ucraini, varato l’anno scorso da Kiev in collaborazione con l’Unione Europea. In sostanza, Mosca aumenterà considerevolmente il suo controllo sull’intera rete, presentandosi per i prossimi decenni come fornitore unico e senza problemi di gas all’Europa.

    Gasdotti in Ucraina

    Sono stati i due presidenti, l’ucraino Viktor Yanukovich e il russo Dmitrij Medvedev, a mettere la firma in calce allo storico accordo, durante la visita di Medvedev a Kharkiv. Yanukovich ha definito la permanenza fin quasi alla metà del secolo della flotta russa del Mar Nero in Crimea “un importante contributo alla sicurezza della regione” e ha affermato di considerare l’accordo come parte di un più vasto progetto comune per la sicurezza in Europa. Medvedev a sua volta ha detto che l’accordo sulla flotta “ci garantisce una prospettiva certa e ci permette una maggiore tranquillità globale”, il che ovviamente rende più facile fare delle robuste concessioni economiche, nonostante la crisi non sia per niente finita, come rivelano gli ultimi dati statistici (nel primo trimestre 2010 la crescita in Russia è stata solo dello 0.6 per cento, inferiore a quella degli ultimi tre mesi del 2009) e come lo stesso premier Putin ha ammesso ieri nel suo rapporto di fronte alla Duma. Il presidente russo si è anche impegnato a investire ulteriori capitali per “la rinascita economica e sociale di Sevastopol”, che attualmente è una città piuttosto malconcia e poco curata dalle autorità di Kiev.

    L’accordo dovrà essere ratificato dai due parlamenti: nessun problema alla Duma russa, meno scontata la ratifica da parte della Rada ucraina, dove la maggioranza di cui dispone Yanukovich non è molto ampia e dove la questione di Sevastopol è materia di dispute violente. Il precedente capo dello stato, Viktor Yushenko, aveva fatto una bandiera nazionale del “recupero di Sevastopol”, e già oggi diversi deputati dell’opposizione hanno cominciato a dire che l’accordo viola la costituzione ucraina e va dunque bocciato. Anche nel Partito delle Regioni del presidente, del resto, ci sono non pochi nazionalisti che non amano l’idea di una cessione di sovranità così impegnativa; bisognerà vedere se il progetto di “una Ucraina neutrale, non allineata e amica di tutti i paesi vicini”, usato da Yanukovich per giustificare il drastico cambiamento di rotta in politica estera rispetto al quinquennio precedente, risulterà convincente per i deputati quanto lo è stato per gli elettori.

    E’ certo che la novità odierna – che rappresenta la conclusione logica di una “lunga marcia” di riavvicinamento tra i due paesi – provocherà parecchia irritazione a Washington e nella Nato, che vedono crollare anche formalmente (dopo che politicamente) il progetto di inclusione dell’Ucraina nel “campo” militare occidentale in funzione anti-russa (e non solo); un progetto caro soprattutto all’amministrazione di George W. Bush e che Barack Obama non aveva rinnegato, pur senza insistervi più dopo la sua elezione. Altri paesi che certamente reagiranno in modo negativo sono la Georgia di Mikheil Saakashvili, che si sente direttamente minacciata dalla flotta russa del Mar Nero, e probabilmente la Polonia, che non ha mai nascosto delle ambizioni egemoniche nei confronti di Kiev – o comunque il desiderio di staccare nel modo più netto possibile l’Ucraina dalla Russia.

di a. d.
pubblicato il 21 aprile 2010

fonte : http://blog.ilmanifesto.it/estestest/2010/04/21/russia-e-ucraina-accordo-globale-su-gas-e-flotta/

Matrimonio e donne in Ucraina

La Frase Matrimonio in Ucraina è molto cliccato sui motori di ricerca dove tanti maschi italiani cercano sempre di più di conoscere una ragazza Bionda e magari alta dalla Dolce Ucraina.
Come mai spinge a cosi lontano tanti italiani che si recano li per trascorrere dei giorni di divertimento oppure per poter conoscere una ragazza da sposare.
Gli italiani pensano che le ragazze ucraine siano semplici da conquistare oppure sono belle e basta.

Ci sono agenzie di matrimoni e tanto altro che porterebbe a pensare un vero e proprio business e poco amore.

Ci sono dei spot pubblicitari con intestazione " sposarsi in Ucraina"

Va anche sottolineato che ci sono tante coppie che sono felicemente sposati e in questo caso il vero amore trionfa.

popolo di internet a voi il parere.

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