Uccisa una donna ucraina a Castellammare di Stabia

Si chiamava Alina la donna uccisa nel pomeriggio di ieri a Castellammare di Stabia ed era di origine ucraina. Come tante altre donne della sua età, era venuta in Italia da qualche anno per accettare anche lavori umili con cui mantenersi e per spedire i soldi a casa. Alina aveva una figlia in Ucraina e da qualche settimana era diventata nonna. Per questo motivo, per stare vicino alla ragazza e per abbracciare il nipotino appena nato, era ritornata qualche settimana in Ucraina. Ma forse proprio la lontananza aveva innescato nel marito un forte sentimento di gelosia. Non si sa altrimenti per quale ragione l’uomo l’avrebbe uccisa. Davanti casa, un appartamento nel palazzo di fronte all’oratorio della Chiesa San Vincenzo, nel centro di Castellammare, si sono riunite molte persone.
“Alina parlava sempre con gioia di suo marito - raccontano i vicini - era una donna simpatica, solare e socievole. Era molto facile fare amicizia con lei, perché era gentile ed educata”. Raccontava del marito e di quanto fosse contenta di stare con lui, perché condividevano la passione per il ballo liscio e ogni sabato sera andavano a ballare insieme. Tutte le mattine erano insieme, per una passeggiata sul lungomare, nella Villa Comunale di Castellammare di Stabia. Lui bassino, un po’ grassottello, era rimasto vedovo da cinque anni quando la moglie era morta di cancro. L’uomo ha quattro figli. Lei era snella e con un caschetto di capelli neri, garbata e curata nell’aspetto e nei modi. I vicini di casa sono sorpresi: “Andavano molto d’accordo, si volevano bene”. Poi il raptus che ha cancellato l’unione e la vita della povera Alina.

http://www.videocomunicazioni.com/2008/02/05/delitto-passionale-a-castellammare-uccisa-donna-ucraina/

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