Ucraina travolta e uccisa sulla strada

Incidente in via Dragone: una donna accusata di omicidio colposo
La vittima Ahlaya Kounichuk, 59anni, stava attraversando la strada
Ucraina travolta e uccisa sulla strada


Denunciata una 25enne rumena
Perfetta la coincidenza con alcuni frammenti dello specchietto
e di uno dei fari trovati sul luogo dell'impatto fatale

ROMA - Alla guida dell'auto che stamattina ha travolto e ucciso un'ucraina mentre attraversava la strada in via di Dragone alle porte della capitale, c'era una donna rumena di 25 anni.

Nel corso dei controlli scattati subito dopo l'incidente i carabinieri hanno rinvenuto ad Acilia, in piazza San Leonardo, una Renault Clio con vistose ammaccature sulla carrozzeria. L'auto è risultata intestata a una giovane straniera, da anni in Italia. La donna è stata denunciata per omicidio colposo e omissione di soccorso.

R.R. ha pianto, si è contraddetta, ma non ha confessato. Gli inquirenti ritengono che sia il pirata della strada che ha investito e ucciso Ahlaya Kounichuk, ucraina, 59 anni, un impiego da collaboratrice domestica nella capitale. La donna ha raccontato ai carabinieri che ieri sera ha lasciato l'auto aperta con le chiavi inserite nel cruscotto e di averla trovata in mattinata con il parabrezza danneggiato e lo specchietto rotto. Durante l'interrogatorio, però, si è contraddetta dicendo di aver sentito un rumore e pensava di aver urtato un cassonetto. Al momento la donna viene ascoltata dal magistrato.

I titolari del bar dove lavora e dove è stata rintracciata, hanno detto che stamattina la ragazza è arrivata al lavoro in ritardo e che l'auto era parcheggiata in un posto diverso dal solito.

Nonostante l'incidente non abbia avuto testimoni, i carabinieri di Ostia, guidati dal capitano Cassatella, non sembrano avere dubbi, hanno trovato la Renault Clio a poca distanza dal luogo dell'investimento: evidenti le ammaccature e perfetta la coincidenza con alcuni frammenti dello specchietto anteriore e di uno dei fari trovati sul luogo dell'impatto fatale.

(3 aprile 2008)


fonte http://www.repubblica.it/

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