NEONATA A RAVENNA PER SALVARE LA VISTA

A soli sette mesi ha dovuto affrontare un lungo viaggio e due lunghe e difficilissime operazioni agli occhi. Ma ora torna a sperare: fra tre mesi si sapra' se potra' vedere. E' la vicenda di una neonata partita dall'Ucraina per sottoporsi all'Ospedale di Ravenna a due delicatissimi interventi di chirurgia vitreoretinica eseguiti dall'Unita' operativa di Oculistica, guidata da Cesare Forlini. La piccola era stata inviata dagli oculisti dell'Universita' di Kiev, per il trattamento di una gravissima retinopatia che puo' colpire i neonati prematuri. Si tratta della retinopatia del prematuro (spesso indicata con il termine Rop, dall'inglese Retinopathy Of Prematurity), che consiste nella proliferazione di vasi retinici anomali in occhi di neonati.
La Rop e' particolarmente frequente nei neonati prematuri con peso alla nascita inferiore ai 1.500 grammi ed in quelli che sono stati sottoposti ad ossigenoterapia per piu' di 50 giorni: ha cinque stadi di evoluzione, da una forma lieve (stadio 1) a quella piu' grave (stadio 5).
Nel caso specifico, la piccola paziente e' affetta dallo stadio 5, il piu' avanzato, in cui vi e' un distacco di retina bilaterale totale, con il tessuto retinico chiuso ad "imbuto". Il primo intervento sull'occhio destro e' stato eseguito il 22 aprile, il secondo il 30 aprile: in entrambi i casi e' servita una vera e propria maratona chirurgica. Ora, pur consapevole della gravita' del caso, e lasciando riservata la prognosi funzionale, Forlini si mostra moderatamente ottimista sull'eventuale recupero funzionale, di occhi destinati alla cecita', che potra' essere valutato tra circa tre mesi.
I due interventi sulla piccola paziente di Kiev sono stati eseguiti con le piu' avanzate tecnologie e tecniche mini-invasive di chirurgia vitreoretinica a disposizione dell'equipe dell'Ospedale di Ravenna, in linea con i maggiori Centri internazionali per questo tipo di patologia pediatrica tra cui Boston, Detroit e Tokio.
Da segnalare che, grazie all'utilizzo di queste tecniche, e' possibile operare la dimissione del paziente gia' dopo la seconda giornata, anche dopo interventi molto complessi. Questo intervento e' stato possibile grazie alla collaborazione con il personale del reparto di Pediatria e del Servizio di anestesiologia dell'Ospedale di Ravenna. Inoltre e' in progetto, in collaborazione con il Reparto di Pediatria, l'acquisto di un nuovo macchinario per lo studio ed il monitoraggio di bambini prematuri con stadi meno avanzati della patologia retinica. Cio' per poter intervenire tempestivamente con la terapia laser trans-pupillare e bloccare l'evoluzione della Rop verso gli stadi terminali, cosa che viene gia' fatta abitualmente per bimbi provenienti da molte regioni d'Italia. Infatti, lo scopo e' evitare di giungere a stadi cosi' evoluti e gravi della patologia, osservati ultimamente in piccoli pazienti giunti a Ravenna dall'Europa dell'Est.

Fonte: agenzia di stampa Dire

fonte http://italiasalute.leonardo.it

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